Che cosa sono i sistemi UV
I sistemi a raggi ultravioletti, detti anche debatterizzatori, sono impianti che hanno come funzione primaria quella di sterilizzare e modificare il DNA o RNA dei microrganismi impedendo loro di riprodursi.
Esiste una vasta gamma di lampade UV da utilizzare in base all’ambiente o alla parte da trattare.
In particolare, i sistemi a raggi UV a media pressione, sono particolarmente indicati per trattare l’acqua delle piscine, e sono riconosciuti come l’unica tecnologia che, lavorando attraverso un processo fisico, non utilizza prodotti chimici, garantisce, tramite risultati quantificabili e visibili, sicurezza qualità e benessere all’acqua e all’aria dell’impianto natatorio.
Perché scegliere gli impianti UV
Grazie all’applicazione dei sistemi UV si ottengono unicamente vantaggi:
Miglioramento della sicurezza e salute
Grazie all’azione dei sistemi UV si ha la totale eliminazione dei batteri, virus e di tutti gli agenti patogeni che si trovano in ogni ambiente, persino nel food e nel beverage.
Migliori condizioni ambientali
I sistemi UV non usano alcun prodotto chimico, bensì l’attività disinfettante si attua mediante un’azione di natura fisica che non inquina per questo sono definiti “ozone free”.
Miglioramento delle prestazioni
I sistemi UV eliminano tutti gli agenti patogeni presenti su ogni superfice, ambiente, prodotto food e non food, producendo un aumento delle prestazioni.
Risparmio e miglioramento gestionale con l'uso dei debatterizzatori.
Grazie all’azione dei sistemi UV si ottiene un notevole risparmio sulla gestione dell’impianto: dal risparmio legato al minor consumo di prodotti chimici a quello legato alla manutenzione delle vasche e al minor consumo e ricambio di acqua. Il consumo dell’energia elettrica dato dalla lampada viene compensato dal maggior risparmio di quanto elencato sopra e dal maggior beneficio dei natanti e dei collaboratori a bordo vasca.
Risparmio maggiore generato dal minor consumo di acqua, cloro e diversi prodotti chimici: questa diminuzione è dovuta dal fatto che si può tarare la quantità di cloro libero in vasca al minimo 0,6 ppm previsto da legge (Atto di intesa Stato Regione 2003 TAB.A) in quanto la lampada dal processo fisico alias fotolisi che svolge, decompone le molecole delle sostanze tossiche alias clorammine in polveri che restano sul tubo di quarzo e in cloro libero che ritorna in vasca.
Secondo i parametri di legge il ricambio di acqua è pari al 5%, grazie agli UV potrà poi cambiarne solo il 2,5%, quindi meno consumo di acqua meno calore per scaldarla meno prodotti che va a immettere. Ancora si hanno minor clorazioni shock da effettuare, minor pulizia straordinaria della vasca quando si svuota perché non si formano più mucillagini e patina di sostanze grasse;